Il consenso informato in frenulectomia (labiale e linguale) rappresenta un momento fondamentale nel percorso clinico, in cui il paziente accetta liberamente e consapevolmente di sottoporsi a una procedura chirurgica dopo aver ricevuto tutte le informazioni necessarie. Si tratta di un atto personale, espresso solo dopo un confronto chiaro e trasparente con il medico chirurgo o con l’odontoiatra, professionisti abilitati a eseguire la frenulectomia. L’informazione deve riguardare modalità dell’intervento, benefici attesi, rischi potenziali, effetti collaterali e possibili alternative terapeutiche.
L’obbligo di informare e acquisire il consenso è sempre a carico del sanitario, salvo nei casi di stato di necessità – come situazioni d’emergenza in cui il paziente non può esprimere la propria volontà – o nei rari casi di trattamento sanitario obbligatorio previsto dalla legge. Anche in ambito di frenulectomia, il consenso informato ha valore giuridico, fondato su Costituzione, trattati internazionali, leggi italiane (come la Legge 219/2017) e codici deontologici professionali.
È importante sottolineare che il consenso informato alla frenulectomia non coincide con il consenso al trattamento dei dati personali (privacy), che ha natura e finalità diverse. Una corretta acquisizione del consenso garantisce tutela dei diritti del paziente, riduce il rischio di contenziosi e rafforza il rapporto di fiducia con il professionista sanitario.
Indice
- Frenulectomia labiale e linguale: il ruolo del consenso informato
- Il consenso informato nella frenulectomia secondo la legge 219/2017
- L’informazione al paziente nella frenulectomia: contenuti e modalità
- Come si documenta il consenso informato per una frenulectomia
- Responsabilità per violazione del consenso informato nella frenulectomia
- Modulo di consenso informato per frenulectomia: la soluzione Consavio
- Fac-simile di consenso informato per frenulectomia: modelli da scaricare e personalizzare
Frenulectomia labiale e linguale: il ruolo del consenso informato
Anche in frenulectomia, il consenso informato rappresenta un passaggio imprescindibile nel percorso di cura: è attraverso questo processo che il paziente, dopo aver ricevuto informazioni esaustive, personalizzate e comprensibili, può decidere in modo libero e autonomo se sottoporsi o meno alla procedura proposta.
Le principali procedure sanitarie in ambito di frenulectomia includono: la frenulectomia linguale, indicata per correggere l’anomalia del frenulo sottolinguale corto (nota come “anchiloglossia”), che può compromettere la deglutizione, l’articolazione delle parole e l’allattamento nei neonati; e la frenulectomia labiale, finalizzata a rimuovere o ridurre il frenulo che collega il labbro superiore alla gengiva, spesso implicato in problematiche ortodontiche, recessioni gengivali o difficoltà protesiche.
Entrambe le procedure vengono generalmente eseguite in anestesia locale, ma possono comportare rischi, fastidi post-operatori e complicanze. Per questo motivo, è essenziale che il medico chirurgo o l’odontoiatra informi in modo completo il paziente o i suoi tutori legali prima dell’intervento. La violazione delle regole sul consenso informato in frenulectomia espone il professionista a responsabilità civili, penali e disciplinari, anche quando l’intervento sia tecnicamente riuscito. Approfondiremo questi aspetti nei paragrafi successivi.

Il consenso informato nella frenulectomia secondo la legge 219/2017
Con l’entrata in vigore della legge 22 dicembre 2017, n. 219, il legislatore ha introdotto una disciplina chiara e organica sul consenso informato, sulla pianificazione condivisa delle cure e sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT), sancendo il diritto all’autodeterminazione, alla dignità e alla salute come pilastri fondamentali della relazione di cura.
Ogni persona, anche in ambito di frenulectomia labiale o linguale, ha il diritto di essere informata in modo completo e comprensibile, di rifiutare o revocare il consenso, di scegliere di non ricevere informazioni, e di designare un fiduciario o coinvolgere – oppure no – familiari e conviventi nel proprio percorso diagnostico-terapeutico. Anche nelle procedure minori, questi diritti devono essere garantiti e rispettati.
Il medico chirurgo o l’odontoiatra che propone una frenulectomia è tenuto a verificare la volontà espressa dal paziente, assicurandosi che ogni decisione sia frutto di una comprensione reale e consapevole. È tuttavia importante ricordare che il professionista non è obbligato ad eseguire interventi contrari alla deontologia medica, alle linee guida cliniche o alle buone pratiche assistenziali. Il consenso informato nella frenulectomia non è una semplice formalità, ma uno strumento di tutela reciproca, per il paziente e per chi lo cura.
L’informazione al paziente nella frenulectomia: contenuti e modalità
In ambito di frenulectomia, il consenso informato non può prescindere da un’adeguata attività di informazione da parte del professionista sanitario. Le strutture sanitarie e i medici – in particolare odontoiatri e chirurghi – sono tenuti per legge a fornire al paziente informazioni chiare, dettagliate e comprensibili riguardo alla diagnosi, alla prognosi, ai benefici dell’intervento, ai rischi e alle complicanze possibili, alle alternative terapeutiche disponibili e alle conseguenze derivanti da un eventuale rifiuto o rinuncia alla procedura.
In questo contesto, la comunicazione non è un passaggio accessorio, ma rappresenta il cuore della relazione di cura e fiducia tra medico e paziente. Nella frenulectomia, che può coinvolgere anche minori, adolescenti o persone con fragilità comunicative, la comprensibilità del linguaggio utilizzato è fondamentale per favorire un reale coinvolgimento della persona nel processo decisionale.
Lo ribadisce con chiarezza la legge 219/2017, che all’art. 1, comma 8, afferma: “Il tempo della comunicazione tra medico e paziente costituisce tempo di cura”. Questo principio eleva il dialogo a componente terapeutica, evidenziando che la qualità dell’informazione fornita influisce direttamente sulla qualità dell’assistenza e sull’appropriatezza della scelta sanitaria.

Come si documenta il consenso informato per una frenulectomia
Nel contesto della frenulectomia, la corretta documentazione del consenso informato è un obbligo giuridico, oltre che una garanzia per entrambe le parti coinvolte. L’art. 1, comma 4, della legge n. 219/2017 stabilisce che il consenso deve essere acquisito in forma scritta, tramite videoregistrazione, o attraverso strumenti idonei a garantire la comunicazione con persone con disabilità.
Tale consenso, una volta espresso, deve essere inserito nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico, conferendo valore probatorio alla manifestazione della volontà del paziente. Nel caso della frenulectomia – sia labiale che linguale – la forma scritta non è più solo una precauzione consigliata, ma un requisito legale indispensabile. Questo aspetto assume un peso cruciale anche per la prevenzione di contenziosi legali, soprattutto quando si verificano complicazioni post-operatorie o risultati clinici non soddisfacenti.
Il medico chirurgo o l’odontoiatra, se non ha raccolto in modo adeguato e documentato il consenso, potrebbe trovarsi esposto a responsabilità, anche qualora l’intervento sia stato tecnicamente corretto. La mancata acquisizione di un consenso informato specifico in frenulectomia può dunque trasformarsi in una prova a sfavore del professionista, compromettendo la sua posizione giuridica e la fiducia del paziente.
Responsabilità per violazione del consenso informato nella frenulectomia
La violazione del consenso informato in frenulectomia comporta conseguenze rilevanti sotto il profilo civile, penale e deontologico, anche quando l’intervento sia stato tecnicamente corretto.
Dal punto di vista civilistico, la mancata acquisizione di un consenso valido configura una responsabilità che coinvolge sia il medico chirurgo o l’odontoiatra che ha eseguito la procedura, sia la struttura sanitaria di riferimento, che risponde in solido con il professionista. In questi casi, il paziente può ottenere risarcimenti anche solo per la lesione del diritto all’autodeterminazione, senza necessità di provare un errore clinico. I danni risarcibili possono includere danni patrimoniali e danni non patrimoniali: danni biologici e danni morali o esistenziali.
In ambito penale, il professionista può essere chiamato a rispondere per lesioni personali, omicidio colposo o violenza privata, qualora il trattamento non autorizzato abbia causato un danno prevedibile. Tuttavia, la giurisprudenza esclude la rilevanza penale quando l’intervento ha avuto esito positivo, è stato eseguito secondo le leges artis e non ha violato la volontà del paziente.
Infine, l’omesso consenso può costituire anche illecito disciplinare, sanzionabile dagli Ordini professionali in base ai codici deontologici, che impongono l’obbligo di informare in modo adeguato e di rispettare il diritto all’autodeterminazione del paziente. Le sanzioni vanno dall’avvertimento alla radiazione dall’albo, compromettendo la possibilità di continuare a esercitare la professione.

Modulo di consenso informato per frenulectomia: la soluzione Consavio
Nel complesso panorama normativo e giurisprudenziale che regola il consenso informato in frenulectomia, la piattaforma Consavio rappresenta una soluzione tecnologicamente avanzata, progettata per semplificare e rendere più sicuro il processo di acquisizione e gestione del consenso. Grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale, Consavio consente di creare, personalizzare, firmare digitalmente e archiviare moduli di consenso informato in modo efficiente, tracciabile e conforme alla normativa vigente.
Il sistema promuove una comunicazione chiara e trasparente tra professionista e paziente, riducendo sensibilmente il rischio di incomprensioni e contenziosi legali. Sulla piattaforma è possibile trovare moduli non solo per la frenulectomia, ma anche per procedure affini in ambito odontoiatrico o di chirurgia orale, come l’estrazione dentale complessa, l’implantologia orale o la chirurgia parodontale. I modelli proposti per la frenulectomia labiale e linguale devono essere sempre adattati alle specifiche esigenze cliniche del singolo caso.
Il consenso informato deve basarsi su un’informazione realmente comprensibile, completa e personalizzata, che includa scopi, strumenti utilizzati, durata prevista, possibili effetti collaterali, rischi, alternative e limiti dell’intervento. Con Consavio, ogni fase del processo viene documentata e valorizzata, ponendo il paziente al centro del percorso di cura e garantendo una pratica sanitaria più etica, responsabile e moderna.
Fac-simile di consenso informato per frenulectomia: modelli da scaricare e personalizzare
Per agevolare l’attività clinica e garantire una corretta informazione al paziente, abbiamo predisposto una raccolta di fac-simile per il consenso informato in frenulectomia, dedicata alle principali varianti della procedura: frenulectomia labiale superiore, frenulectomia linguale, interventi su minori e altri casi specifici.
Ogni modulo di consenso è stato progettato per assicurare una comunicazione chiara, completa e trasparente, includendo dettagli su benefici attesi, rischi e complicanze possibili, alternative terapeutiche e modalità operative. I modelli sono completamente personalizzabili, così da poter essere adattati alle specifiche esigenze del professionista o della struttura sanitaria, nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia di consenso informato.
Il medico chirurgo o l’odontoiatra che esegue la frenulectomia può scaricare immediatamente il modello più adatto, velocizzando il processo di acquisizione del consenso e rafforzando il rapporto di fiducia con i propri pazienti. Utilizzare moduli ben strutturati significa anche prevenire errori comunicativi e valorizzare la trasparenza e l’etica nella pratica clinica quotidiana.