Il consenso informato in igiene dentale è un passaggio fondamentale per garantire la sicurezza, la trasparenza e il rispetto dell’autonomia decisionale del paziente. Si tratta di una dichiarazione libera, consapevole e personale, attraverso la quale il paziente accetta di sottoporsi a una procedura sanitaria solo dopo aver ricevuto informazioni chiare e comprensibili su modalità di esecuzione, benefici attesi, rischi prevedibili e possibili alternative terapeutiche. Anche per trattamenti apparentemente semplici come la detartrasi o la levigatura radicolare, l’igienista dentale – il professionista sanitario abilitato a svolgere l’igiene orale professionale – è sempre tenuto per legge a fornire un’adeguata informazione e a raccogliere il consenso del paziente, salvo casi eccezionali di “stato di necessità” o trattamenti sanitari obbligatori previsti dalla legge.
In ambito odontoiatrico, e in particolare nelle prestazioni di igiene dentale, il consenso informato ha una rilevanza giuridica centrale, fondata sulla Costituzione italiana (articoli 2, 13 e 32), sulla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, sulla Legge 22 dicembre 2017, n. 219, e sui codici deontologici delle professioni sanitarie. La sua funzione non è solo documentale, ma rappresenta l’esito di un vero e proprio processo di comunicazione tra paziente e professionista, volto a tutelare il diritto alla salute e alla libertà di scelta.
È importante non confondere il consenso informato sanitario con il consenso al trattamento dei dati personali (privacy), che riguarda invece l’uso delle informazioni sensibili del paziente e segue regole diverse previste dal Regolamento Europeo 2016/679 (GDPR).
Comprendere e rispettare il significato del consenso informato in igiene dentale è essenziale per promuovere una relazione di fiducia tra paziente e operatore sanitario, prevenire contenziosi e garantire un’elevata qualità delle cure.
Indice
- Igiene dentale: il ruolo del consenso informato
- Il consenso informato in igiene dentale secondo la Legge 219/2017
- Informazione al paziente nelle prestazioni di igiene dentale: cosa deve contenere
- Come si documenta il consenso informato in igiene dentale
- Conseguenze e responsabilità per mancato consenso informato in igiene dentale
- Modulo di consenso informato in igiene dentale: perché usarlo con Consavio
- Fac-simile scaricabili del consenso informato in igiene dentale
Igiene dentale: il ruolo del consenso informato
Anche nel campo dell’igiene dentale, il consenso informato è il presupposto indispensabile per qualsiasi intervento sanitario: è il processo attraverso il quale il paziente, adeguatamente informato, decide in modo libero, consapevole e autonomo se accettare o meno le prestazioni proposte. L’informazione deve essere sempre chiara, personalizzata e comprensibile, tenendo conto dello stato di salute, delle esigenze e delle capacità di comprensione del paziente stesso.
Le principali procedure sanitarie in igiene dentale professionale comprendono:
- Detartrasi (ablazione del tartaro): rimozione meccanica dei depositi calcificati sopra e sotto gengivali mediante strumenti manuali o a ultrasuoni.
- Levigatura radicolare: pulizia profonda delle radici dentali per eliminare placca batterica e tessuti infetti, spesso indicata nei pazienti con parodontite.
- Air polishing: lucidatura dei denti con polveri a base di bicarbonato o glicina, utile per rimuovere macchie extrinseche e biofilm batterico.
- Applicazione topica di fluoro o clorexidina: trattamenti preventivi per rafforzare lo smalto o ridurre la carica batterica.
- Istruzioni di igiene orale domiciliare: educazione del paziente sull’uso corretto di spazzolino, filo interdentale e altri presidi.
In ognuna di queste attività, l’igienista dentale, in qualità di professionista sanitario, ha l’obbligo di ottenere un consenso informato valido. La violazione di questo obbligo – ad esempio omettendo di informare il paziente su rischi, benefici o alternative – può esporlo a responsabilità civili, penali e disciplinari, con conseguenze rilevanti sia per il singolo operatore sia per la struttura sanitaria in cui opera.

Il consenso informato in igiene dentale secondo la Legge 219/2017
La Legge 22 dicembre 2017, n. 219, entrata in vigore il 31 gennaio 2018, ha rappresentato una svolta epocale nella regolamentazione del consenso informato in ambito sanitario, stabilendo con chiarezza che nessun trattamento può essere iniziato o proseguito senza il consenso libero e informato della persona interessata. La norma tutela esplicitamente i diritti fondamentali del paziente: autodeterminazione, dignità e salute, riconoscendo anche il valore della pianificazione condivisa delle cure e delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT).
Ogni persona, anche nel contesto dell’igiene dentale professionale, ha il diritto di ricevere informazioni complete e comprensibili, di rifiutare o revocare in qualsiasi momento un trattamento, di scegliere di non essere informata direttamente, di designare un fiduciario e di decidere se coinvolgere o meno i propri familiari nel percorso sanitario. Questi diritti vanno rispettati con rigore anche dall’igienista dentale, figura sanitaria abilitata a eseguire procedure di prevenzione orale e cura non invasiva.
L’igienista dentale è dunque tenuto a rispettare la volontà del paziente, ma non ha l’obbligo di attuare prestazioni che risultino contrarie alla deontologia professionale o alle buone pratiche cliniche. In tal senso, la Legge 219/2017 rafforza il principio secondo cui il tempo della comunicazione è parte integrante della cura, anche nei trattamenti di igiene orale.
Informazione al paziente nelle prestazioni di igiene dentale: cosa deve contenere
Nel contesto dell’igiene dentale, l’obbligo di informazione rappresenta un pilastro imprescindibile della pratica clinica quotidiana. Le strutture sanitarie e i professionisti, in particolare l’igienista dentale, devono fornire ai pazienti informazioni dettagliate, chiare e comprensibili su ogni fase del trattamento: dalla diagnosi iniziale alla prognosi, dai benefici attesi ai possibili rischi, incluse le alternative terapeutiche disponibili e le conseguenze di un eventuale rifiuto o rinuncia alla procedura sanitaria. Questo vale sia per interventi routinari come la detartrasi, sia per trattamenti più approfonditi come la levigatura radicolare.
Il processo informativo non è un atto burocratico, ma il cuore pulsante della relazione di cura e fiducia tra paziente e professionista. In igiene dentale, dove molte prestazioni sono di tipo preventivo e si basano sulla collaborazione attiva del paziente, la comprensibilità delle informazioni assume un ruolo strategico per migliorare l’aderenza terapeutica e prevenire malintesi o contenziosi.
Non a caso, l’art. 1, comma 8 della Legge 219/2017 stabilisce con chiarezza che “il tempo della comunicazione tra medico e paziente costituisce tempo di cura”. Questa affermazione sottolinea che il dialogo è parte integrante della prestazione sanitaria e incide direttamente sulla qualità dell’assistenza. Anche nell’igiene dentale, dunque, una comunicazione efficace e trasparente è parte della cura, non un elemento accessorio.

Come si documenta il consenso informato in igiene dentale
Nel campo dell’igiene dentale, la documentazione del consenso informato non è solo una buona prassi clinica, ma un obbligo giuridico previsto dall’art. 1, comma 4 della Legge 219/2017. La norma stabilisce che il consenso debba essere acquisito in forma scritta, oppure, se necessario, mediante videoregistrazione o dispositivi idonei per le persone con disabilità, in modo da garantire l’accessibilità universale alla comunicazione sanitaria. Il consenso così espresso deve essere sempre inserito nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico, assumendo così un valore formale e probatorio.
Questo significa che la forma scritta del consenso informato è oggi una previsione normativa espressa, non più solo una misura cautelativa. Essa attesta non solo l’accettazione del trattamento, ma anche la correttezza e la completezza del processo informativo che lo ha preceduto, elemento cruciale in caso di eventuali contenziosi legali in igiene dentale.
In assenza di un’adeguata documentazione, l’igienista dentale rischia di trovarsi in una posizione giuridicamente debole, soprattutto se dovessero emergere complicazioni cliniche, insoddisfazione del paziente o esiti inattesi. La mancata acquisizione del consenso in forma idonea può infatti essere interpretata come una violazione del diritto all’autodeterminazione e diventare motivo di responsabilità professionale, anche in presenza di un trattamento eseguito correttamente. Per questo motivo, la tracciabilità del consenso informato in igiene dentale è uno strumento di tutela essenziale, sia per il paziente sia per il professionista.
Conseguenze e responsabilità per mancato consenso informato in igiene dentale
Nel contesto dell’igiene dentale, la violazione del consenso informato espone l’igienista dentale e la struttura sanitaria a responsabilità giuridiche di diversa natura. Sul piano civile, il mancato consenso – anche in assenza di errori tecnici – può comportare il diritto del paziente a ottenere un risarcimento del danno, soprattutto se risulta lesa la sua libertà di autodeterminazione. I risarcimenti possono includere danni patrimoniali (come spese mediche), danni alla persona (fisici o psicologici) e danni morali o esistenziali. La struttura sanitaria risponde in solido con il professionista, offrendo così una garanzia ulteriore per il paziente che subisce un pregiudizio.
Anche in ambito penale, la mancanza di un consenso informato valido può comportare accuse gravi come lesioni personali, violenza privata o persino omicidio colposo, se il trattamento non autorizzato provoca danni rilevanti. Tuttavia, secondo un consolidato orientamento della giurisprudenza, non si configura reato se l’intervento, pur diverso da quello inizialmente autorizzato, è stato eseguito secondo le leges artis, ha portato benefici clinici evidenti e non ha violato in modo esplicito la volontà del paziente.
Infine, il mancato rispetto del consenso informato costituisce anche una violazione deontologica. I codici di deontologia delle professioni sanitarie impongono l’obbligo di informare in modo completo e personalizzato il paziente e di rispettarne le decisioni. Le sanzioni disciplinari possono andare dall’avvertimento alla censura, fino alla sospensione o alla radiazione dall’albo nei casi più gravi, con gravi conseguenze sulla possibilità di continuare a esercitare la professione sanitaria. In definitiva, il consenso informato in igiene dentale non è solo un obbligo formale, ma una condizione essenziale per operare nel rispetto della legge e della dignità del paziente.

Modulo di consenso informato in igiene dentale: perché usarlo con Consavio
Nel complesso scenario normativo e giurisprudenziale che regola il consenso informato in igiene dentale, Consavio rappresenta una soluzione innovativa e all’avanguardia, progettata per gestire in modo semplice e sicuro tutte le fasi del processo informativo: dalla creazione alla personalizzazione, dalla firma digitale alla conservazione dei moduli, nel pieno rispetto degli obblighi di legge. Basata su sistemi intelligenti, la piattaforma Consavio consente ai professionisti sanitari di fornire informazioni chiare, strutturate e personalizzate, migliorando il rapporto di fiducia con il paziente e riducendo sensibilmente i rischi di incomprensioni o contenziosi legali.
Consavio mette il paziente al centro della relazione di cura, garantendo che ogni documento rispecchi gli standard normativi e deontologici più aggiornati. All’interno della piattaforma è possibile accedere a numerosi moduli di consenso informato, non solo per le prestazioni in igiene dentale, ma anche per discipline affini come:
- odontoiatria conservativa,
- parodontologia,
- endodonzia,
- chirurgia orale,
- radiologia odontoiatrica,
- implantologia e
- ortodonzia.
È bene ricordare che i modelli disponibili per il consenso informato in igiene dentale devono essere sempre adattati alle specifiche caratteristiche della prestazione sanitaria proposta. Il consenso, per essere valido, deve basarsi su una informazione completa e comprensibile, che illustri chiaramente gli obiettivi del trattamento, le modalità operative, gli strumenti utilizzati, la durata, i potenziali benefici, i rischi prevedibili, i limiti dell’intervento e le eventuali alternative. Solo così si potrà parlare di un consenso realmente libero, consapevole e informato, come richiesto dalla legge e dall’etica professionale.
Fac-simile scaricabili del consenso informato in igiene dentale
Abbiamo realizzato una raccolta completa di fac-simile per il consenso informato in igiene dentale, pensata per accompagnare il professionista nella corretta gestione delle principali procedure sanitarie del settore. Ogni modello di consenso informato è redatto in modo da offrire al paziente una comunicazione chiara, trasparente e personalizzabile, con sezioni dedicate a benefici attesi, rischi prevedibili, alternative terapeutiche e modalità operative della procedura proposta. Che si tratti di una semplice detartrasi, di una levigatura radicolare o di un trattamento con air polishing, il paziente riceve tutte le informazioni necessarie per compiere una scelta realmente consapevole.
Tutti i moduli possono essere personalizzati in base alle esigenze del singolo professionista e della struttura sanitaria, assicurando la conformità con le normative vigenti e i principi deontologici. L’igienista dentale può così disporre di uno strumento pratico ed efficace per documentare il consenso in modo completo e tracciabile, semplificando il lavoro quotidiano e rafforzando il rapporto di fiducia con il paziente.
Basta accedere alla piattaforma Consavio per scaricare subito il modello più adatto, compilarlo e archiviarlo digitalmente, con la garanzia di utilizzare un formato aggiornato, strutturato e legalmente valido. Una soluzione che migliora la qualità delle cure e riduce il rischio di contenziosi.