Il consenso informato in Odontoiatria rappresenta l’accettazione libera e consapevole di un accertamento o di un trattamento sanitario, espresso personalmente dal paziente dopo aver ricevuto informazioni dettagliate sulle modalità, i benefici, i rischi e le alternative disponibili. Il dentista, in questo caso, ha sempre l’obbligo di informare il paziente e di acquisire il suo consenso, tranne in situazioni di “stato di necessità”, in cui la procedura è indispensabile per salvare la vita del paziente, ad esempio in situazioni di emergenza o in stato di incoscienza.
È importante sottolineare che anche in Odontoiatria, il consenso informato ha una rilevanza giuridica centrale, derivante dalla Costituzione, dalle norme internazionali, dalle leggi interne e dai codici di deontologia dei professionisti sanitari. Non va, invece, confuso con il consenso al trattamento dei dati personali (cd. privacy), poiché quest’ultima è una fattispecie differente, disciplinata da altre fonti e con obiettivi distinti. La consapevolezza e la trasparenza nel processo di acquisizione del consenso sono fondamentali per garantire una pratica clinica etica e rispettosa dei diritti del paziente.
Indice
- Il consenso Informato in odontoiatria: fondamento etico e legale delle procedure dentali
- La legge n. 219 del 2017: un passo fondamentale per il consenso informato in odontoiatria
- Obbligo di informazione: cosa devi sapere sul consenso informato in odontoiatria
- Documentare il consenso informato odontoiatria: normative e modalità da seguire
- Conseguenze della violazione del consenso informato in odontoiatria: guida per i professionisti sanitari
- Progetto Consavio: l’importanza di una modulistica efficace per il consenso informato odontoiatria
- Fac-simile di moduli per il consenso informato in odontoiatria: scarica e personalizza i nostri esempi
Il consenso Informato in odontoiatria: fondamento etico e legale delle procedure dentali
Anche in Odontoiatria, il consenso informato è il processo attraverso il quale il paziente decide in modo libero e autonomo, dopo aver ricevuto informazioni esaustive e comprensibili, se iniziare o proseguire l’accertamento o il trattamento sanitario proposto.
Le principali procedure sanitarie in Odontoiatria comprendono: la pulizia dentale, un trattamento di routine per rimuovere la placca e il tartaro; la otturazione dentale, che ripara i danni causati dalla carie; la devitalizzazione, che salva un dente danneggiato o infetto; l’estrazione dentale, necessaria quando un dente è gravemente compromesso; e l’impianto dentale, che sostituisce i denti mancanti con radici artificiali.
In tutte queste procedure, la violazione delle regole sul consenso informato espone il dentista a una serie di responsabilità e sanzioni, come vedremo meglio più avanti, dal punto di vista civile, penale e disciplinare. Il rispetto del consenso informato è cruciale per tutelare i diritti del paziente e mantenere l’integrità professionale del dentista.

La legge n. 219 del 2017: un passo fondamentale per il consenso informato in odontoiatria
Entrata in vigore il 31 gennaio 2018, la legge n. 219/2017 ha disciplinato il consenso informato, la pianificazione condivisa delle cure e le Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT), tutelando il diritto all’autodeterminazione, alla dignità e alla salute di ogni paziente. Ogni persona ha infatti diritto a essere informata, a rifiutare o revocare il consenso ai trattamenti, a scegliere di non essere informata, a designare un fiduciario e a coinvolgere o meno i propri familiari nel percorso diagnostico e terapeutico.
Questi principi valgono naturalmente anche in Odontoiatria, pertanto il dentista deve sempre rispettare la volontà del paziente, pur non essendo chiaramente obbligato a mettere in atto trattamenti che vadano contro la deontologia o le buone pratiche di cura e assistenza.
È essenziale che il consenso informato in Odontoiatria non sia percepito come una mera formalità burocratica, ma come un elemento centrale del rapporto di fiducia tra paziente e professionista, garantendo trasparenza e rispetto reciproco.

Obbligo di informazione: cosa devi sapere sul consenso informato in odontoiatria
Le strutture sanitarie e i professionisti sanitari sono obbligati a fornire ai pazienti informazioni chiare, dettagliate e comprensibili sugli accertamenti diagnostici e sui trattamenti sanitari in Odontoiatria, che includono la diagnosi, la prognosi, i benefici, i rischi, le possibili alternative e le conseguenze di un eventuale rifiuto o di una rinuncia alla procedura sanitaria. In linea generale, questo processo informativo e comunicativo rappresenta il fulcro della relazione di cura e fiducia tra professionista sanitario e paziente.
La comprensibilità delle informazioni è fondamentale in Odontoiatria per instaurare un clima di collaborazione e coinvolgimento attivo del paziente nel percorso diagnostico e terapeutico. Non a caso, la legge n. 219/2017, all’art. 1, comma 8, ha stabilito che “Il tempo della comunicazione tra medico e paziente costituisce tempo di cura“, riconoscendo espressamente che la relazione e il dialogo con il paziente sono componenti essenziali di base della cura, dell’assistenza sanitaria e della loro qualità.
Questo obbligo di informazione si traduce in un impegno concreto per migliorare l’esperienza del paziente e assicurare che ogni decisione sia presa con piena consapevolezza e accordo.

Documentare il consenso informato odontoiatria: normative e modalità da seguire
La legge n. 219/2017 (art. 1, comma 4) ha reso obbligatoria la documentazione del consenso informato, da acquisire in forma scritta, videoregistrata o con modalità adatte alle esigenze del paziente, come l’utilizzo di dispositivi speciali per persone con disabilità. Il consenso prestato dovrà poi essere incluso nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico.
Quindi, oggigiorno la forma scritta non è più soltanto consigliabile come prova certa di avvenuto consenso, ma è una espressa previsione normativa. La legge ha quindi esplicitamente riconosciuto il ruolo probatorio della documentazione attestante la manifestazione del consenso (e dell’informazione che lo precede). Questo è rilevante anche ai fini della prevenzione di contenziosi legali in Odontoiatria.
La mancata raccolta adeguata di un consenso scritto o specifico, infatti, può trasformarsi in uno strumento giudiziario contro il dentista, soprattutto in caso di insuccesso o complicazioni, a tutela del paziente e della trasparenza del rapporto operatore-paziente. È quindi essenziale che il consenso venga gestito in maniera meticolosa, non solo per ottemperare agli obblighi di legge, ma anche per garantire un rapporto con il paziente chiaro e basato sulla fiducia.

Conseguenze della violazione del consenso informato in odontoiatria: guida per i professionisti sanitari
Il mancato consenso informato in Odontoiatria configura una responsabilità civile che coinvolge sia il dentista che la struttura sanitaria, con risarcimenti potenzialmente dovuti anche in assenza di errori tecnici se viene leso il diritto all’autodeterminazione del paziente. I risarcimenti possono includere danni patrimoniali, danni alla persona e danni morali.
La struttura sanitaria risponde in solido con il dentista, garantendo maggiore tutela al paziente. Anche in ambito penale, il professionista può rispondere per reati come lesioni personali, omicidio colposo o violenza privata, se il trattamento non autorizzato causa danni al paziente. Tuttavia, va segnalato che la giurisprudenza tende ad escludere la rilevanza penale se l’intervento, pur diverso da quello autorizzato, rispetta i protocolli, porta benefici al paziente e non viola espressamente la sua volontà. Infine, la violazione del consenso informato può costituire anche un illecito deontologico.
I principali codici di deontologia impongono ai sanitari di informare adeguatamente il paziente e rispettarne il diritto all’autodeterminazione. Le sanzioni disciplinari possono variare dall’avvertimento, alla censura, alla sospensione e fino addirittura, nei casi di estrema gravità, alla radiazione dall’albo, compromettendo la possibilità di esercitare la professione. Questi aspetti sottolineano l’importanza cruciale di un consenso informato correttamente acquisito e documentato, non solo per la protezione legale ma anche per la qualità del rapporto con il paziente.

Progetto Consavio: l’importanza di una modulistica efficace per il consenso informato odontoiatria
In questo contesto normativo e giurisprudenziale, Consavio è una soluzione innovativa basata sull’intelligenza artificiale per gestire i processi di consenso informato in Odontoiatria, semplificando la creazione, la personalizzazione, la firma e la conservazione dei moduli. La piattaforma mira a rendere il consenso informato più efficiente, sicuro e trasparente, migliorando la comunicazione tra professionisti sanitari e pazienti e riducendo i rischi di incomprensioni e contenziosi.
Consavio mette il paziente al centro, garantendo informazioni chiare e complete, nel rispetto degli standard normativi e deontologici che ogni professionista sanitario deve rispettare. Naturalmente, i modelli di consenso informato proposti in Odontoiatria sono esempi da adattare con attenzione alle specifiche caratteristiche della specifica prestazione sanitaria, perché è fondamentale che il consenso sia libero, consapevole e soprattutto informato.
Quindi il consenso deve essere basato su una spiegazione chiara e completa degli aspetti essenziali della procedura odontoiatrica, inclusi obiettivi, strumenti, durata, rischi e limiti. L’uso di Consavio rappresenta un passo avanti significativo nell’assicurare che il consenso informato non sia solo un obbligo legale, ma un vero e proprio strumento di dialogo e fiducia tra medico e paziente.

Fac-simile di moduli per il consenso informato in odontoiatria: scarica e personalizza i nostri esempi
Abbiamo preparato una raccolta di fac-simile per il consenso informato dedicati alle principali procedure in Odontoiatria. Ogni modello è progettato per garantire al paziente una comunicazione chiara e trasparente, che include informazioni su benefici, rischi, alternative e dettagli operativi della specifica procedura.
Tutti i moduli sono personalizzabili per rispondere alle esigenze del professionista e della struttura sanitaria, rispettando pienamente le normative vigenti. Il dentista può scaricare subito il modello che gli serve e semplificare il processo di consenso informato, migliorando la relazione con i suoi pazienti. Questa raccolta di moduli non solo facilita l’acquisizione del consenso informato, ma contribuisce anche a costruire un rapporto di fiducia e trasparenza con il paziente, fondamentale per un’odontoiatria moderna e responsabile.
Attraverso l’uso di questi modelli di consenso informato, i professionisti possono assicurarsi che ogni paziente sia pienamente consapevole e informato, rispettando al contempo tutti gli standard legali e deontologici del settore.
