Consenso informato alla procedura di Radiografia endorale
Hai bisogno di un modulo di consenso informato per la procedura di Radiografia endorale? Sei nel posto giusto: in questa pagina troverai le informazioni essenziali che il professionista sanitario
deve fornire per garantire un consenso informato completo e consapevole da parte del paziente.
La procedura di Radiografia endorale è un Accertamento, talvolta denominato anche "RX intraorale",
che rientra nell'area specialistica di Radiologia. In base alla classificazione ICD-9-CM (International Classification of Diseases, 9th revision - Clinical Modification),
questo Trattamento può essere incluso nel seguente codice: "87.12 Altra radiografia dentaria".
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Consenso Informato Radiografia endorale: Illustrazione grafica

Radiografia endorale: paziente sottoposta a esame radiografico intraorale per una visione dettagliata di denti e strutture circostanti.

Radiografia endorale con tecnica bite-wing: permette di visualizzare le aree interdentali e le corone dei denti superiori e inferiori.

La radiografia endorale può essere utile per il rilevamento di carie: A) iniziale, B) intermedia, C) profonda con ascesso, D) interprossimale, E) radicolare.
Consenso Informato Radiografia endorale: Descrizione della procedura
Cosa è?
La radiografia endorale, comunemente chiamata anche RX intraorale, è un esame diagnostico per immagini che utilizza radiazioni ionizzanti a basso dosaggio per ottenere immagini dettagliate dei denti e delle strutture circostanti, come le ossa della mascella e della mandibola. Questo tipo di radiografia è eseguito posizionando una piccola pellicola o un sensore digitale all'interno della bocca del paziente, il più vicino possibile ai denti da esaminare.
L'apparecchio radiografico viene quindi azionato dall'esterno della bocca per catturare l'immagine. Esistono diversi tipi di radiografie endorali, tra cui:
- Radiografia periapicale: consente di visualizzare l'intera struttura del dente, dalla corona alla radice, e l'osso circostante.
- Radiografia bitewing: evidenzia in modo particolare le corone dei denti posteriori e l'area in cui i denti superiori e inferiori si toccano, utile per rilevare carie interdentali.
- Radiografia occlusale: offre una visione più ampia dell'arcata dentale, utile per visualizzare anomalie di sviluppo, cisti o fratture.
A cosa serve?
La radiografia endorale è utilizzata per diagnosticare diverse condizioni odontoiatriche, come carie, infezioni, cisti, fratture, malattie parodontali e per monitorare lo sviluppo dentale, soprattutto nei bambini. Fornisce informazioni essenziali per il dentista al fine di pianificare trattamenti come otturazioni, estrazioni, trattamenti canalari e protesi dentarie. Il suo scopo principale è consentire una valutazione accurata della salute dei denti e delle strutture ossee circostanti.
Che natura ha?
La radiografia endorale è un esame diagnostico di natura non invasiva. Tuttavia, richiede l'introduzione di un sensore o di una pellicola all'interno della bocca, il che potrebbe risultare leggermente scomodo per alcuni pazienti, soprattutto in presenza di sensibilità orale o riflesso faringeo accentuato. L'esposizione alle radiazioni è minima e generalmente considerata sicura; tuttavia, è sempre opportuno limitare l'esposizione alle radiazioni quanto possibile, specialmente nei bambini e nelle donne in gravidanza.
Cosa comporta?
L'esame interessa esclusivamente il distretto intraorale (denti, mascelle, mandibola e tessuti circostanti). La radiazione viene applicata in modo localizzato, riducendo al minimo l'esposizione ad altre parti del corpo. Il paziente deve mantenere una posizione immobile mentre viene acquisita l'immagine radiografica.
Quanto dura?
La durata complessiva di una radiografia endorale è breve, solitamente non più di pochi minuti per immagine. Il tempo necessario per preparare e posizionare il sensore o la pellicola, eseguire l'esposizione e, nel caso di immagini digitali, visualizzare i risultati immediatamente, varia da 5 a 10 minuti per ogni serie di radiografie.
Consenso Informato Radiografia endorale: Benefici attesi
Cosa posso aspettarmi?
La radiografia endorale (o RX intraorale) offre numerosi benefici nel contesto odontoiatrico, rappresentando uno strumento diagnostico di fondamentale importanza. I principali benefici includono:
- Diagnosi precoce e accurata: La radiografia endorale consente al dentista di identificare patologie dentali non visibili a occhio nudo, come carie interdentali, infezioni della radice o anomalie ossee. La precisione diagnostica è molto elevata, con una percentuale di successo diagnostico superiore al 90% in individui senza condizioni anatomiche particolari.
- Monitoraggio dello stato di salute dentale: È uno strumento essenziale per il monitoraggio continuo della salute dentale, specialmente nei pazienti con malattia parodontale, fratture dentali o altre problematiche che richiedono osservazione nel tempo. Il dentista può confrontare le radiografie per valutare il progresso di una patologia o l'efficacia di un trattamento.
- Pianificazione del trattamento: I risultati della radiografia endorale sono cruciali per pianificare interventi come otturazioni, estrazioni, trattamenti canalari e la realizzazione di protesi. Consentono al dentista di valutare con precisione la morfologia e la posizione delle radici, riducendo il rischio di complicazioni durante le procedure.
- Minima esposizione alle radiazioni: Grazie alle moderne tecnologie digitali, l'esposizione alle radiazioni è ridotta al minimo. Le radiografie endorali attuali espongono il paziente a una dose di radiazione molto bassa (pari a circa lo 0,005 mSv per singola esposizione, ovvero meno di un volo intercontinentale).
Percentuale di successo verosimile
La radiografia endorale ha un elevato tasso di successo nell'identificazione di problematiche odontoiatriche comuni, con una precisione diagnostica che può raggiungere il 95% o più in condizioni standard. Il successo della procedura dipende dalla qualità dell'immagine, dall'esperienza del dentista e dalla specificità della patologia da indagare.
Limiti rispetto ai risultati o agli obiettivi perseguiti
Nonostante i numerosi benefici, la radiografia endorale presenta alcuni limiti:
- Portata limitata: La radiografia endorale fornisce una visione localizzata dei denti e delle strutture adiacenti, ma non permette di visualizzare aree più ampie della mascella o strutture craniche, che potrebbero essere coinvolte in patologie più complesse. Per queste situazioni, esami come l'ortopantomografia (panoramica) o la TC dentale possono essere più indicati.
- Bassa sensibilità per le lesioni iniziali: Sebbene le radiografie endorali siano molto efficaci nel rilevare carie o altre anomalie, in alcuni casi lesioni molto iniziali (come microcarie o fratture sottili) potrebbero non essere immediatamente visibili.
- Distorsione o sovrapposizione: In alcune situazioni anatomiche complesse, le immagini radiografiche possono presentare sovrapposizioni di strutture dentali, che rendono difficile una valutazione accurata. Inoltre, l'interpretazione può variare leggermente a seconda dell'angolazione e del posizionamento del sensore.
In conclusione, la radiografia endorale è una procedura estremamente utile e con un'alta percentuale di successo diagnostico, ma presenta limiti legati alla sua portata e alla risoluzione delle immagini per alcune patologie iniziali o in aree sovrapposte.
Consenso Informato Radiografia endorale: Rischi e complicanze potenziali
Cosa può andare storto?
La radiografia endorale è una procedura considerata sicura, con un rischio estremamente basso di complicanze o eventi avversi, soprattutto grazie all'uso di tecnologie moderne che minimizzano l'esposizione ai raggi X. Tuttavia, come per qualsiasi procedura medica, esistono potenziali rischi, anche se rari. Di seguito vengono distinti i possibili effetti collaterali, le complicanze generali e specifiche, nonché i rischi sistemici.
Effetti collaterali
- Scomodità o fastidio durante l'esame: Il posizionamento del sensore o della pellicola all'interno della bocca può causare una lieve sensazione di fastidio o disagio, soprattutto per i pazienti con una conformazione anatomica particolare o con un riflesso del vomito sensibile. Questo effetto è temporaneo e cessa immediatamente dopo la fine della procedura. Probabilità: Molto comune, ma di lieve entità (fino al 30-40% dei pazienti può avvertire fastidio).
- Leggera irritazione delle mucose orali: In alcuni casi, il contatto prolungato del sensore con le gengive o le mucose della bocca può causare una lieve irritazione o arrossamento, che generalmente si risolve in poche ore. Probabilità: Raro (circa 5-10% dei pazienti), con risoluzione spontanea.
Complicanze generali
- Esposizione a radiazioni ionizzanti: Sebbene le dosi di radiazioni utilizzate nelle radiografie endorali siano molto basse, esiste comunque un rischio teorico di danni da radiazioni. La dose tipica di una singola radiografia endorale è molto ridotta (circa 0,005 mSv), equivalente a poche ore di esposizione alla radiazione naturale ambientale o a un volo di lunga durata. Il rischio di sviluppare tumori o altre patologie legate alla radiazione è estremamente basso, ma esiste una probabilità teorica molto bassa di danno a lungo termine, specialmente con esposizioni ripetute. Probabilità: Estremamente rara. Il rischio cumulativo di tumore per singola esposizione è stimato intorno a 1 su 1 milione di persone.
- Rischi per la gravidanza: In donne in stato di gravidanza, soprattutto durante il primo trimestre, si cerca di evitare qualsiasi esposizione a radiazioni, anche a basse dosi. Tuttavia, le moderne tecnologie radiologiche permettono di minimizzare i rischi con adeguate protezioni (come il grembiule piombato). Probabilità: Molto bassa, ma è comunque raccomandato evitare l'esposizione in gravidanza, se non strettamente necessario.
Complicanze specifiche della procedura
- Rischio di riflesso faringeo (riflesso del vomito): Nei pazienti con un riflesso faringeo particolarmente sensibile, l'inserimento del sensore nella bocca può scatenare nausea o un riflesso del vomito. Questo effetto, sebbene sgradevole, è transitorio e si verifica solo durante la procedura. Probabilità: Raro (circa 5-10% dei pazienti con riflesso faringeo marcato).
- Possibile errore diagnostico dovuto a sovrapposizione: In casi particolari, specialmente in pazienti con anomalie anatomiche, la radiografia potrebbe non fornire una visione chiara a causa di sovrapposizioni dentali o angolazioni errate. Questo può portare a una mancata diagnosi di alcune condizioni, richiedendo ulteriori esami. Probabilità: Molto raro, soprattutto con apparecchiature moderne.
Rischi sistemici
- Effetti sistemici dovuti a radiazioni: La quantità di radiazioni emessa durante una radiografia endorale è molto bassa e non è sufficiente a causare effetti sistemici significativi. Non ci sono evidenze scientifiche di rischi sistemici acuti associati a questa procedura.
Tuttavia, in individui sottoposti a ripetute esposizioni a radiazioni, come nel caso di pazienti con patologie complesse che richiedono radiografie frequenti, esiste un rischio teorico di danni cellulari a lungo termine, ma con una probabilità estremamente bassa di sviluppare neoplasie o altre condizioni gravi. Probabilità: Estremamente rara (stimata come 1 caso su milioni per singola esposizione).
- Pericolo per la vita: Non vi è alcun rischio di decesso associato alla radiografia endorale, poiché la dose di radiazioni è troppo bassa per causare effetti sistemici letali o acuti.
Conclusione
Nel complesso, la radiografia endorale è una procedura molto sicura, con rischi minimi e generalmente temporanei. Gli effetti collaterali più comuni includono fastidio durante l’esame, mentre le complicanze legate all’esposizione a radiazioni sono estremamente rare. Non ci sono rischi sistemici gravi né pericoli per la vita associati alla procedura.
Consenso Informato Radiografia endorale: Controindicazioni
Relative
La radiografia endorale è generalmente una procedura sicura, con poche controindicazioni. Tuttavia, è importante distinguere tra controindicazioni relative e controindicazioni assolute, per garantire che il paziente sia valutato in modo adeguato e che la procedura sia eseguita in condizioni di sicurezza.
Le controindicazioni relative sono condizioni in cui la procedura può essere eseguita, ma con particolare attenzione al bilancio tra rischi e benefici. In questi casi, la decisione finale dipende dal giudizio del medico o di un altro professionista sanitario, che può adottare precauzioni speciali o modificare l'approccio alla procedura. La procedura potrebbe essere ritardata o eseguita con protezioni aggiuntive.
Casi e condizioni che rappresentano controindicazioni relative
- Gravidanza (specialmente nel primo trimestre): Anche se la dose di radiazioni nella radiografia endorale è molto bassa e concentrata nella zona della bocca, si preferisce evitare qualsiasi esposizione alle radiazioni durante la gravidanza, specialmente nei primi tre mesi. Tuttavia, se l'esame è considerato necessario, può essere eseguito adottando misure di protezione aggiuntive come l'uso di grembiuli piombati per proteggere l’addome. Valutazione discrezionale: Dipende dalla gravità della condizione da diagnosticare e dall'urgenza dell'esame.
- Iper-riflesso faringeo: Nei pazienti con un riflesso faringeo molto sensibile, il posizionamento del sensore o della pellicola nella bocca può risultare problematico, causando nausea o vomito. In questi casi, il medico può decidere di modificare il tipo di esame o di utilizzare tecniche alternative per ridurre il disagio. Valutazione discrezionale: Può essere gestito con accorgimenti tecnici o, se necessario, rinviato.
- Irritazioni o lesioni orali acute: La presenza di ulcere, infezioni, o traumi della bocca potrebbe rendere il posizionamento del sensore doloroso o aggravare la condizione. In tali casi, il medico può optare per rinviare l'esame fino alla guarigione o utilizzare dispositivi radiografici che causino meno pressione sulle aree sensibili. Valutazione discrezionale: Dipende dall'estensione e dalla gravità della lesione.
- Esposizione radiologica cumulativa: Pazienti che hanno già subito diverse esposizioni a radiazioni, per esempio a causa di frequenti esami radiografici o trattamenti di radioterapia, potrebbero essere soggetti a un maggiore rischio di effetti a lungo termine. In questi casi, il medico valuterà la necessità di eseguire ulteriori esami radiografici, prendendo in considerazione l'esposizione cumulativa alle radiazioni e optando eventualmente per tecniche diagnostiche alternative. Valutazione discrezionale: La frequenza e la necessità dell'esame devono essere valutate attentamente.
Assolute
Le controindicazioni assolute sono condizioni in cui non è possibile eseguire la procedura, indipendentemente dalle precauzioni che si potrebbero adottare. In tali situazioni, il paziente non può essere sottoposto alla radiografia endorale in quanto i rischi superano qualsiasi beneficio potenziale. Il paziente deve dichiarare di essere consapevole di queste controindicazioni e di non presentarle al momento della procedura.
Casi e condizioni che rappresentano controindicazioni assolute:
- Allergia ai materiali del sensore: In casi molto rari, i pazienti possono avere un’allergia severa ai materiali utilizzati per la realizzazione del sensore radiografico o della pellicola. In presenza di reazioni allergiche documentate, la procedura non può essere eseguita, a meno che non si utilizzino dispositivi compatibili con il paziente. Controindicazione assoluta: Esclusione definitiva in caso di allergia non gestibile.
- Esposizione non autorizzata o controindicata a radiazioni (ad esempio in caso di trattamenti radioterapici recenti): I pazienti che hanno recentemente completato un ciclo di radioterapia in zone vicine alla testa e al collo, o che sono particolarmente sensibili alle radiazioni per condizioni mediche specifiche (ad esempio malattie genetiche che predispongono a una maggiore sensibilità), non possono essere esposti ulteriormente a radiazioni ionizzanti. Controindicazione assoluta: La radiografia non è consentita per evitare danni cellulari aggiuntivi.
- Presenza di dispositivi medici metallici non compatibili con i raggi X: In casi estremamente rari, la presenza di dispositivi medici metallici all'interno della cavità orale o nella zona mascellare (come impianti metallici particolari non compatibili con l’esposizione ai raggi X) può rendere la radiografia endorale impossibile, poiché la presenza del metallo impedirebbe una corretta visualizzazione delle immagini radiografiche. Controindicazione assoluta: La procedura non può essere eseguita in modo efficace e sicuro.
Conclusione
Le controindicazioni relative alla radiografia endorale richiedono una valutazione attenta da parte del medico, che bilancerà i rischi con i benefici in base alle condizioni specifiche del paziente. Invece, le controindicazioni assolute impediscono categoricamente l'esecuzione dell'esame, e il paziente deve essere consapevole e dichiarare di non presentare tali condizioni al momento dell’intervento diagnostico.
Consenso Informato Radiografia endorale: Alternative disponibili
Quali alternative ho?
Esistono alcune alternative diagnostiche alla radiografia endorale che possono essere prese in considerazione in specifici casi clinici o in presenza di controindicazioni. Le principali alternative includono:
- Ortopantomografia (radiografia panoramica): Un esame radiografico che fornisce una visione più ampia e completa dell'intera arcata dentale, delle ossa mascellari e delle articolazioni temporo-mandibolari.
- TC dentale (tomografia computerizzata): Un esame più avanzato che utilizza una tecnologia tridimensionale per visualizzare in modo dettagliato i denti, le ossa e i tessuti circostanti.
- Esame clinico visivo e strumentale: In alcuni casi, l'osservazione diretta e l'uso di strumenti diagnostici come il sondaggio parodontale possono fornire informazioni utili, ma senza l'uso di radiazioni.
Che differenze ci sono?
Ogni alternativa presenta differenze significative in termini di precisione, esposizione ai rischi e finalità diagnostiche.
- Ortopantomografia: Offre una visione complessiva delle arcate dentali e delle strutture mascellari, ma ha una risoluzione inferiore per i dettagli rispetto alla radiografia endorale. È ideale per valutazioni globali, ma meno utile per diagnosi mirate a un singolo dente. L’esposizione alle radiazioni è leggermente superiore rispetto alla radiografia endorale.
- TC dentale: Fornisce immagini tridimensionali estremamente dettagliate, utili in casi complessi, come la pianificazione di impianti o la valutazione di fratture. Tuttavia, comporta un’esposizione a radiazioni significativamente più alta rispetto alla radiografia endorale. È generalmente utilizzata quando altre tecniche non forniscono abbastanza informazioni.
- Esame clinico visivo e strumentale: È una tecnica non invasiva e senza radiazioni, ma ha un'accuratezza limitata, poiché molte patologie, come carie interdentali o infezioni radicolari, non possono essere rilevate senza imaging radiologico.
E se non lo faccio?
Se il paziente sceglie di non sottoporsi alla radiografia endorale, le conseguenze possono variare a seconda della condizione clinica in corso:
- Mancata diagnosi: L’assenza di immagini radiografiche può portare alla mancata rilevazione di problematiche dentali importanti, come carie interdentali, infezioni o lesioni ossee, che possono evolvere in complicanze più serie se non trattate tempestivamente.
- Ritardo nel trattamento: Senza una corretta diagnosi radiologica, il trattamento potrebbe essere ritardato o condotto in modo non ottimale, aumentando il rischio di complicazioni come infezioni, dolori dentali acuti o perdita di denti.
- Complicazioni future: La mancata esecuzione di un accertamento potrebbe portare alla progressione di patologie dentali, che richiederebbero interventi più invasivi e costosi nel futuro, come cure canalari o estrazioni.
In sintesi, ogni alternativa presenta vantaggi e svantaggi specifici, e la decisione di procedere o meno con la radiografia endorale dipende dalle necessità diagnostiche individuali e dal parere medico.
Consenso Informato Radiografia endorale: Indicazioni pre e post-procedura
Cosa devo fare prima?
Prima di sottoporsi alla radiografia endorale, il paziente non necessita di preparazioni particolari, ma è importante seguire alcune indicazioni per garantire una procedura efficace e sicura:
- Rimuovere oggetti metallici: È consigliato rimuovere eventuali protesi mobili, piercing o altri oggetti metallici presenti nella bocca, in quanto potrebbero interferire con la qualità dell'immagine radiografica.
- Comunicare condizioni mediche: Informare il medico o il tecnico radiologo se si è in stato di gravidanza o se si hanno patologie particolari che potrebbero influire sulla procedura, come un'ipersensibilità al riflesso faringeo o allergie ai materiali utilizzati.
- Igiene orale: Mantenere una corretta igiene orale prima della procedura è consigliato per ridurre la presenza di placca o detriti che potrebbero influire sulla qualità delle immagini.
Cosa devo fare dopo?
Dopo l’esecuzione della radiografia endorale, non sono generalmente necessarie particolari cure o precauzioni. Il paziente può tornare immediatamente alle proprie attività quotidiane senza restrizioni. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbero essere fornite le seguenti indicazioni:
- Attendere i risultati: Il paziente dovrà attendere che il dentista o il radiologo esamini le immagini per fornire una diagnosi o indicazioni sul trattamento successivo.
- Segnalare disagio: In caso di fastidio persistente alla bocca dovuto al posizionamento del sensore radiografico, si consiglia di informare il medico, anche se si tratta di un evento molto raro.
Cosa dovrò evitare?
Dopo la procedura, non ci sono restrizioni particolari, poiché la radiografia endorale non è invasiva e non prevede l’uso di farmaci o anestetici. Tuttavia, è consigliabile:
- Evitare masticazioni intense se si è avvertito fastidio: Se il posizionamento del sensore ha causato un lieve disagio o irritazione alle mucose, è prudente evitare masticazioni eccessive o cibi molto duri nelle ore successive.
- Non toccare o manipolare l'area trattata (se sono stati utilizzati sensori intraorali): Evitare di toccare o manipolare l'area della bocca che è stata esaminata, soprattutto se si avverte un lieve fastidio, per prevenire irritazioni.
A cosa dovrò stare attento?
Sebbene sia estremamente raro che si verifichino problemi dopo una radiografia endorale, il paziente dovrebbe prestare attenzione ai seguenti segni e sintomi, che potrebbero richiedere un contatto immediato con il medico o il dentista:
- Irritazione o lesioni alle mucose: Se si nota un’irritazione persistente o dolore nella zona in cui è stato posizionato il sensore, soprattutto in presenza di infezioni preesistenti o ulcere, potrebbe essere necessario un controllo.
- Reazioni allergiche: In caso di gonfiore, prurito o reazioni cutanee insolite dopo la procedura (soprattutto nelle persone con allergie note), contattare immediatamente il medico per valutare eventuali misure di trattamento.
In generale, la radiografia endorale non comporta rischi significativi post-procedurali e il paziente può aspettarsi un decorso regolare senza complicazioni.
Informazioni specifiche in conformità al d.lgs. 31 luglio 2020, n. 101
(Attuazione della direttiva 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti)
Giustificazione: L'esame radiologico proposto è stato valutato attentamente dal suo odontoiatra, che ha considerato i potenziali rischi connessi all'esposizione alle radiazioni ionizzanti. Tale esame è ritenuto indispensabile per ottenere informazioni importanti per la pianificazione e l'attuazione del trattamento specifico per il suo caso. Il rapporto tra i rischi e i benefici è stato giudicato sufficientemente basso da giustificare la sua esecuzione.
Ottimizzazione: Le metodologie e tecnologie radiografiche utilizzate presso il nostro studio sono state selezionate per garantire il massimo beneficio clinico, riducendo al minimo l'esposizione del paziente alle radiazioni. In particolare, l'utilizzo di tecnologie digitali avanzate consente di ottimizzare l'esame, adattandolo alle caratteristiche individuali del paziente, come l'età e la dimensione corporea. L'odontoiatra responsabile valuta attentamente i parametri tecnici dell'esame, come la tensione, la corrente, la risoluzione e i tempi di esposizione, selezionando i valori più bassi compatibili con le necessità diagnostiche. Questa pratica viene rivalutata annualmente per garantire costantemente standard elevati di sicurezza e efficacia.
Complementarietà dell'esame radiodiagnostico nell'ambito dell'attività professionale odontoiatrica: L'esecuzione dell'esame radiologico è strettamente integrata con la pratica odontoiatrica, sia per la diagnosi preliminare sia durante e dopo le procedure terapeutiche. Questo esame è eseguito contestualmente alle prestazioni odontoiatriche e risulta indispensabile per garantire un'adeguata assistenza clinica. A queste condizioni, la normativa vigente in Italia non richiede la presenza di uno specialista in radiologia.
Controlli periodici della qualità: Per garantire la sicurezza e l'efficacia delle procedure radiologiche, le apparecchiature utilizzate nel nostro studio sono soggette a controlli di qualità annuali. Questi controlli comprendono la valutazione della dose di radiazioni somministrata e della qualità delle immagini prodotte, assicurando che gli standard siano costantemente rispettati.
Formazione del personale: Il personale clinico responsabile dell'esecuzione degli esami radiologici è sottoposto a una formazione periodica in materia di radioprotezione, in linea con i piani di formazione regionali. Questa formazione assicura che il personale sia aggiornato sui rischi e benefici delle tecniche radiologiche utilizzate e sia consapevole delle alternative esistenti.
Archiviazione dell'esame: Le immagini radiografiche digitali sono archiviate presso il nostro studio per un periodo di almeno 10 anni, come previsto dalla normativa. Questa archiviazione consente di evitare la necessità di ripetere esami futuri non giustificati. Su richiesta del paziente, gli verrà consegnata una copia completa delle immagini.
Refertazione: Qualora l'odontoiatra lo ritenga necessario o su richiesta del paziente per motivi personali o medico-legali, i dati dell'esame radiologico possono essere trasmessi in forma anonimizzata a un medico specialista in radiologia. Questo specialista, dopo aver visionato i dati, provvederà a redigere un referto sulle immagini ricevute.
Consenso informato: Una copia del presente modulo di consenso informato verrà rilasciata al paziente e sarà archiviata presso lo studio per un periodo di almeno 10 anni, come previsto dalla normativa vigente.
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